Luisa Briganti

Materia viva – Gianluca coppeto

Il Centro Sperimentale di Fotografia Adams in collaborazione con KromArt Gallery 
Presenta
A cura di Luisa Briganti 

Materia viva di Gianluca Coppeto
Vernissage Giovedì 19 ottobre 2023 ore 18:30
In mostra dal 20 ottobre 2023 al 3 novembre 2023
PROROGATA FINO AL 9 NOVEMBRE 2023 
Ingresso libero

“ Come foglie ci nutriamo della luce del sole e crediamo che non ci sia niente capace di farci ombra.
Come foglie resistiamo agli scossoni e ci aggrappiamo con le nostre forze, crediamo che nessuno potrà annientarle.
Come foglie ci abbandoniamo alla crudeltà fuori dal nostro controllo”.

Il progetto mette in relazione il corpo nudo e il tempo che scorre attraverso una grammatica naturale, attraverso una punteggiatura biologica, la texture di una foglia.La bulimia delle immagini che ci circondano e ci producono la percezione di falso tempo eternamente presente.
Nel saggio di Fontcuberta, “la furia delle immagini” si sottolinea come l’immagine non funziona più come portale per aprire lo spazio di un ricordo ma diventa fruibile solo al presente e poi viene quasi dimenticata.
Il nostro corpo, nella “post fotografia” è costretto a un eterno presente, la relazione corpo immagine tempo è negata o meglio sommersa.
Il progetto “Materia Viva” tenta di riportare al centro questo tema, rappresentando foto di corpi nudi che il tempo stesso altererà incidendo sui tessuti della foglia.
Un progetto trans-fotografico che si lega all’esperienza dell’arte informale italiana  nella quale gli artisti sperimentano la capacità di esprimersi attraverso la materia introducendo materiali inediti ( legni, plastica, juta, metalli ).
Questi materiali diventano importanti, perché non sono dei mezzi ma coprotagonisti essi stessi dell’opera. Burri, artista fondamentale dell’Informale Materico, afferma che ” i materiali non hanno importanza”. In realtà, il pittore intende dire che non sono i materiali di per sé ad avere significato quanto l’uso che di questi viene fatto.
L’uso della foglia per raccontare il tempo che passa è anche una tecnica che richiede essa stessa tempo ed attesa, perdita del controllo e gestione del fallimento, una vera rivoluzione nei nostri tempi di post produzione digitale.
In realtà anche allo spettatore è implicitamente richiesto un tempo di riflessione per andare oltre l’immagine ed entrare in queste piccole macchine del tempo.

BIO
Ho intrapreso lo studio della fotografia circa 5 anni fa e sono sempre stato appassionato di arti visive e con una macchina fotografica in mano.
Credo che “scattare” sia una espressione di un profondo bisogno.
Qualche anno fa in un corso online di psicologia della fotografia chiesi al docente cosa ci spingesse a fotografare e a metterci in un punto di osservazione terzo rispetto all’azione.
Lui mi rispose che i fotografi amano la vita profondamente e cercano disperatamente di fermare il tempo e lottare contro l’implacabile dio Cronos.
Non hanno paura delle rughe o di invecchiare fisicamente, è il desiderio che spinge gli occhi verso il mondo.
Allora gli chiesi
“Perché a un certo punto un velista con i capelli sempre increspati di salsedine desidera uscire dalla scena e sceglie di salire sulla montagna a fotografare il mare solcato dalle vele al tramonto?”
“Credo sia un mestiere pericoloso il fotografo” mi rispose.
“Ogni volta che scatti sei sull’orlo del visibile e dell’invisibile, sei sulla linea d’ombra del tuo subconscio”.
In verità anche solo il tentativo di muoversi al di là di quella linea mi ha reso un uomo più consapevole e più libero.
Studi:
Attualmente studio presso il Centro Sperimentale di Fotografia Adams di Roma
Sono stato allievo del fotografo Mario Guerra e del reporter Paolo Sollazzo
Ho seguito i corsi più tecnici presso la scuola Graffiti di Roma ed ho approfondito studio della composizione con Salvatore Sanna, della street photography con Stefano Mirabella e continuo a seguire numerosi corsi di fotografia contemporanea, ad esempio con Luca Panaro o Matteo Cremonesi presso la scuola di fotografia di Sarzana , Spazi Fotografici.

Inoltre con Simone Spoladori docente al corso di Design della comunicazione allo IED di Milano ho approfondito gli aspetti legati alla relazione tra immagine e psiche.

Premi:
Finalista al premio d’arte ARTKEYS 04 nel 2022 con “like a gold fish”
Monochrome Award 2021 – Terzo Posto per “Acrobat Spirits
Monochrome Award 2021 – Honorable Mention per “Floating People”
Minimalist Photography Award 2020 – Honorable Mention per “Blues Water”
TIFA 2020 – Advertising/Travel non Professional – Honorable Mention per “Amali Yellow”
BIFA 2020 People/Children Non Professional – Honorable Mention per”The Spirit of Knowledge”
Creative Photo Awards competition 2021 – in Short List for “Obsession”
Manifesti d’artista. 1522 – Roma per le donne. Un evento attivo dal 07/12/2020 al 10/1/2021 Finalist for “Non basta Archimede”
Partecipazione al collettivo per la realizzazione del libro “Covid 19, immagini da un anno buio” che ha vinto il premio silver del MIFA 2021 (Moscow International Foto Awards), l’Honorable Mention del PX3 2021 (Prix de la Photoghraphie Paris) il Terzo premio dell’IPA (International Photography Awards)

www.pataturc.com

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